In questo periodo si assiste a una svolta molto importante e significativa. L’artista, sempre più convinto del ruolo della luce nei confronti del vetro, dopo aver più volte sperimentato gli effetti di diffrazione che essa esercita sulle sue forme plastiche, avverte una nuova tentazione, che lo spinge a sperimentare anche la permeabilità della luce all’interno di un volume di vetro trasparente.
…la scultura in vetro nasce con un processo tutto suo, lievita dalla gioia dell’aria, sembra che sia, l’aria e l’acqua a prendere corpo assieme, in una sintesi di luce. Uno degli esempi più entusiasmanti di questo processo è la scultura di Livio Seguso che, a differenza degli altri scultori, riesce a misurare lo spessore del vetro-luce con un senso di trasformazione della materia che toglie alla forma quel tanto di inerzia che l’artigianato, anche il più raffinato, gli conserva. […] Seguso è un artista di cultura, porta avanti assieme una ricerca ideologica e stilistica. Lui sa che le tecniche servono soltanto per dar luogo ad un processo creativo che è sempre un rapporto nuovo e irripetibile perché la realtà umana di colui che è capace di far poesia si rinnova ogni volta in cui vive il momento poetico.
Raffaele De Grada, critico d’arte, Milano