Già dagli anni Ottanta l’artista aveva introdotto l’acciaio con la funzione di supporto delle sue strutture discoidali. In questo periodo invece matura l’idea di coinvolgere materiali diversi dal vetro nel suo linguaggio artistico, e riconsidera l’acciaio trasformandolo da sostegno dell’opera a protagonista del suo processo creativo. Da questa nuova tensione si materializzano opere molto interessanti che, in virtù dell’ideale connubio, assumono configurazioni più complesse, riconducibili a un più autentico e incontestabile carattere di scultura.
Da questa nuova tensione i risultati appaiono sempre più aderenti alle esigenze plastiche della scultura, che prima di tutto deve essere sostenuta dal rapporto tra forma, volume e contenuti spirituali.
…lo scultore Livio Seguso appartiene ai primi importanti esponenti della creazione contemporanea nell’arte del vetro. Dai primi momenti del mio incontro con le sue sculture di vetro ho provato il massimo rispetto per questo artista. La sua opera unisce in una unità ideale il rigore intellettuale con la fantasia poetica. Essa mostra un artista dall’espressione sincera, dai modi essenziali, pervasi da un senso raffinato per la eleganza e il nitore dei volumi, delle linee che ritmano i profili plastici. Da qui perviene anche la funzione dominante che la luce svolge nelle creazioni di Seguso.
Jiří T. Kotalík, storico dell’arte, direttore della Galleria Nazionale di Praga