Seguso, sempre pervaso da stimoli emotivi che lo inducono a scoprire altre possibili coesistenze fra materiali, ritorna a pensare ai materiali tellurici, iniziando a vagliare dei tipi di roccia, convinto di ottenere un rilevante contrasto con la trasparenza del vetro. Non pago del risultato, si rivolge al marmo bianco di Carrara che, stando alle sue intuizioni, può conformarsi in una più coerente uniformità estetica. L’esito soddisfa l’artista, che sviluppa le sue indagini anche con altri tipi di marmo come il nero del Belgio, il grigio Bardiglio, e graniti vari che, in forza della sua sensibilità nell’associarli al vetro, riesce a far convivere con esso in una sintesi perfetta, così da dar vita a composizioni di assoluta linearità e di rara bellezza.
Cubo e variazioni, 1994
Cristallo trasparente e marmo bianco di Carrara, 57×36×22 cm
Collezione privata
Progetto per la scultura Genesi
Genesi, 1995
Cristallo trasparente e marmo bianco di Carrara , 58×40×40 cm
Struttura organica, 1995
Cristallo trasparente e satinato, marmo bianco di Carrara, 72,5×41×19 cm
Progetto per la scultura Struttura organica
Verso l’infinito, 1998
Cristallo parzialmente satinato e granito nero, 105×38×38 cm
Omaggio al tempo 2, 2000
Vetro grigio e cristallo trasparente e marmo bianco di Carrara , 218×70×52 cm
Energia vitale, 2000
Cristallo trasparente e granito nero, 161×40×30 cm
Equilibrio plastico, 2000
Cristallo trasparente e granito nero, 192×44×33 cm
…l’artista, seguendo la linea d’un pensiero che si coniuga su se stesso, inscrive nei volumi trasparenti di quella esemplata spazialità plastica lo stesso sigillo alchemico, fondato sulla generatività d’una potenza espressiva che trasfonde gli elementi primari nel corpo stesso del vetro, in una sfida ideale con le sue virtualità di equilibrio, di forma… Un’idea si è fatta sempre più centrale ed assoluta nel lavoro di Seguso, che accorda agli irrefrenabili stimoli d’una immaginazione autentica rigorosi contermini linguistici desunti dai più alti esempi della scultura moderna, comparandone gli svolgimenti personali al fine di restituire alle sue forme una valenza del tutto autonoma e originale.
Toni Toniato, critico d’arte, Venezia