Le opere di questa sua stagione, fatta eccezione per due monumentali sculture in legno e vetro realizzate per due prestigiosi eventi espositivi, sono tutte realizzate in marmo nero del Belgio e marmo bianco di Carrara e completate con le sue affascinanti forme di cristallo che arrivano all’inverosimile sia per la forza espressiva che per gli intimi rapporti che si instaurano fra spazio e luce e fra rigore geometrico e armonia compositiva. Nella sua opera non pone confini alla sua fantasia ed è costantemente impegnato a ottenere, anche da questi materiali marmorei, una esauriente descrizione dell’idea nell’immagine, figurando l’essenza della forma con una concettualità ben definita, sperando che possano tramutarsi in un linguaggio che renda possibile comunicare con gli altri, ed è per questa ragione che l’indagine esplorativa nel suo universo creativo continua ad alimentarsi sempre di nuove pulsioni emotive.
…l’opera plastica di Livio Seguso occupa un posto particolare nel panorama della scultura italiana contemporanea e non certamente per il solo fatto di utilizzare un materiale straordinario come il vetro. Lo Sguardo di Livio Seguso appare rivolto verso un “continente invisibile” che può manifestarsi soltanto nel segno dell’emotività e della spiritualità. Si tratta di una visione plastica che sembra perfino coincidere con una “visione del mondo”, che riesce miracolosamente a dare unità ad un evento che dichiara nello stesso momento la forma e la materia, e a dare consistenza concreta alla luce e alla poesia.
Enzo Di Martino, critico d’arte, Venezia